Diffusione della cultura e della pratica musicale nella scuola primaria

Il Ministro dell’Istruzione ha emanato, in data 31.1.2011, il D.M. n. 8 (reso noto nei giorni scorsi), con il quale si dettano istruzioni in relazione all’insegnamento della musica nella scuola primaria. Il Segretario Generale dello SNALS CONFSAL, con nota in data odierna, ha contestato, nel metodo e nella sostanza, tale D.M..

Roma, 24 febbraio 2011

Prot.  70-Segr/MPN/PFR/feb24

Preg.mo Onorevole

Mariastella GELMINI

Ministro dell’Istruzione, dell’Università

e della Ricerca

Viale Trastevere,  76/a

00153  R O M A

Oggetto:                 D.M. n.8 del 31 gennaio Iniziative volte alla diffusione della cultura e della pratica musicale nella scuola, alla qualificazione dell’insegnamento musicale e alla formazione del personale ad esso destinato, con particolare riferimento alla scuola primaria”.

La scrivente Organizzazione Sindacale, in relazione al D.M. in oggetto indicato, in primo luogo contesta il fatto che  sia stato emanato senza  la minima informativa alle Organizzazioni Sindacali ancorché la materia, per le ragioni più sotto descritte, abbia attinenza ed influenza, peraltro negativa, sull’utilizzo del personale docente.

La drastica affermazione dell’Art. 2

“Le istituzioni scolastiche facenti parte del sistema nazionale di istruzione”

“affidano prioritariamente l’insegnamento curricolare di musica nella scuola primaria a docenti compresi nell’organico ad esse assegnato, in possesso, oltre che dell’abilitazione all’insegnamento per la scuola primaria, dei titoli di cui all’articolo 3” creerà una situazione virtuale in quanto pochissimi sono i Docenti di scuola primaria in possesso dei requisiti  richiesti, ma, peggio ancora, trasformerà quei pochi, in possesso dei titoli di cui all’Art. 3,  in insegnanti “specialisti” di musica, anche contro la loro volontà, trasformandoli, magari, da docenti prevalenti in docenti operanti su 15 o 20 classi con l’esclusivo compito di procedere all’insegnamento della musica.

Fatto gravissimo questo, a riprova che la professionalità non è mai riconosciuta ed anzi, più titoli professionali si hanno e più facilmente si incorre nel rischio di essere costretto ad utilizzi indesiderati.

Ma c’è pure di peggio: poiché le scuole possono realizzare l’insegnamento della musica “attraverso specifici accordi di rete di cui all’articolo 7 del Decreto del Presidente dellaRepubblica 8 marzo 1999, n.275” si rischia di vedere un Docente molto titolato utilizzato non solo nella scuola di titolarità, ma anche in altre scuole, così come viene confermato dalla lettura del Comma 1, lett a) dell’Art. 9.

Anche tralasciando il fatto che gli obiettivi posti dall’Art. 4 sono forse un po’ troppo ambiziosi per una realizzazione generalizzata nella scuola primaria e, forse vanno anche al di là delle stesse “Indicazioni Nazionali” relativamente a questo grado di scuola, sarebbe stato necessario sottolineare che ogni tipo di attività in tal senso va realizzata su delibera del Collegio Docenti nell’ambito del P.O.F..

Infine si sottolinea, in riferimento alle attività di formazione, che dette attività sono un diritto per il personale, ma non possono divenire “obbligo” ed imposizione, ciò a norma del vigente CCNL. Va detto, comunque, che il personale potenziale oggetto di formazione non è identificabile, in quanto l’Art. 11 reca : “La formazione in servizio del personale di cui all’articolo 2 commi 3 e 9” quando l’Art. 2 è composto di un solo comma!

La scrivente Organizzazione Sindacale, pertanto, chiede che vengano emanate norme esplicative del Decreto in oggetto, migliorative rispetto alle situazioni abnormi sopra descritte e basate sul pieno rispetto dell’Autonomia delle scuole e del personale. Ovviamente chiede con forza che l’emanazione di dette indicazioni sia preceduto da un confronto con le OO.SS..

Distinti saluti.

Il Segretario Generale

(Marco Paolo Nigi)