12 febbraio 2016, giornata di mobilitazione in difesa dei diritti dei precari

Snals Confsal, Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e Gilda Unams promuovono e sostengono per venerdì 12 febbraio una giornata di mobilitazione in difesa dei diritti dei precari.
La totale assenza di confronto tra il MIUR e le organizzazioni sindacali sull’annunciato bando del concorso, ha portato a non poter più ignorare la realtà di un precariato al quale la legge 107 non ha dato le risposte che il Governo aveva assunto come suo preciso impegno

12 febbraio 2016, giornata di mobilitazione in difesa dei diritti dei precari

 

Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals Confsal e Gilda Unams hanno deciso di promuovere e sostenere per venerdì 12 febbraio p.v. una giornata di mobilitazione in difesa dei diritti dei precari.

L’iniziativa nasce per la totale assenza di confronto tra il Ministero e le organizzazioni sindacali su un tema, l’annunciato bando del concorso, che non può essere affrontato ignorando la realtà di un precariato al quale la legge 107 non ha dato le risposte che il Governo aveva assunto come suo preciso impegno.

Un precariato fatto di docenti in servizio da anni, che hanno conseguito una costosa abilitazione, conciliando a fatica il lavoro a scuola con le esigenze personali e familiari, spesso costretti a trasferirsi in altra regione pur di avere un contratto a tempo determinato; di docenti della scuola dell’infanzia, vincitrici di concorso e/o inserite in GAE, ingiustamente estromesse dal piano nazionale di assunzioni col pretesto di dovere attendere l’attuazione del percorso 0-6, smentito dalla legge di stabilità; di docenti cui è stata preclusa dal MIUR la possibilità di conseguire abilitazioni per TFA non attivati.

La sentenza della Corte europea del novembre 2014 ha ribadito il diritto alla stabilizzazione dei lavoratori assunti a tempo determinato per più di tre anni, ma nonostante ciò si lascia ad essi come unica opportunità quella di partecipare a un concorso in cui peraltro non viene adeguatamente riconosciuto il valore del servizio svolto.

Il concorso resta in linea di principio lo strumento da utilizzare per l’accesso al lavoro pubblico, garantendo ai concorrenti trasparenza ed equità; ma quello annunciato rischia di rivelarsi inopportuno per i modi e tempi con cui viene gestito, in un contesto di criticità non risolte, di impegni disattesi, di obiettivi mancati, di diritti negati: una situazione che rende facilmente  prevedibile e inevitabile il moltiplicarsi di occasioni di contenzioso.

Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals Confsal e Gilda Unams chiedono l’immediata apertura di un tavolo di confrontoin cui discutere di come le procedure di reclutamento possano tenere debitamente conto dell’esigenza di valorizzare la professionalità di quanti, per anni, hanno consentito di far fronte alle ordinarie esigenze di funzionamento del sistema scolastico. Ciò può avvenire sia intervenendo sulle modalità di svolgimento delle prove concorsuali (facoltatività di alcune di esse a determinate condizioni, giusto bilanciamento nella valutazione dei titoli, ecc.), sia prevedendo un’articolazione dei piani assunzionali volta ad agevolare la stabilizzazione delle residue aree di precariato ricorrente.

Con questo obiettivo indicono per venerdì 12 febbraio una giornata di mobilitazione del personale precario, con manifestazioni davanti alle Prefetture in tutti i capoluoghi di provincia d’Italia.

In tal senso le strutture sindacali territoriali sono chiamate ad attivarsi da subito per la positiva riuscita delle iniziative.

Roma, 3 febbraio 2016

 

Flc  CGIL
Domenico Pantaleo

CISL  Scuola
Maddalena Gissi

UIL  Scuola
Giuseppe Turi

SNALS  Confsal
Marco Paolo Nigi

GILDA Unams
Rino Di Meglio