In nome del risparmio si cancella il buon nome dell’Italia all’estero!

Il 17/9 u.s., il MAE – DGSP Ufficio V – ha reso noti i Decreti Interministeriali n. 4016 e n. 4017 relativi, rispettivamente, ai posti di contingente dei Dirigenti Scolastici e del personale docente e amministrativo della scuola assegnato alle scuole italiane all’estero e alle università, nonché a tutte le iniziative che hanno lo scopo di promuovere all’estero l’insegnamento della nostra lingua e cultura.

Raccomandiamo a chi legge di “dare uno sguardo” alle premesse dei due decreti, che evidenziano quanto repentina sia la parabola discendente della nostra presenza nel panorama culturale degli altri Paesi: il contingente è stato ridotto, nell’a.s. 2012-2013, di 134 unità, e per il corrente anno scolastico di altre 57 unità (53 docenti e amministrativi e 4 Dirigenti scolastici).

Si pensi che solo 6 anni fa i Dirigenti Scolastici erano 75, ed ora sono solo 33! E i docenti ed amministrativi erano circa 1240 ed ora sono 800!

Ovviamente sono stati drasticamente ridotti i posti di contingente, cioè quelli sui quali nominare i colleghi già di ruolo in Italia, ma per sopperire ai bisogni reali della scuola e dei corsi istituiti all’estero i Dirigenti scolastici sono stati autorizzati a nominare supplenti temporanei reclutati in loco, con requisiti minimi di anzianità di servizio e di cultura.

Chi sperava che il saldo finale di 624 unità si potesse conseguire al massimo entro due anni, è rimasto amaramente deluso dalla lettura dell’art. 9 del D.L. 101/2013 (cosiddetto decreto D’ALIA) che inverte del tutto la prospettiva. Detto con estrema semplicità, il MAE è autorizzato a dare disposizioni alle Direzioni Scolastiche periferiche affinché nominino esclusivamente personale docente reperito in loco, a condizione che esso risieda nel paese in cui presterà servizio da almeno un anno. È data facoltà al MAE di nominare personale docente e amministrativo già in servizio a t.i. in Italia per ragioni che lo stesso Ministero individuerà.

Alla luce di quanto sopra detto rischia di cessare di esistere il contingente per la scuola e i corsi italiani all’estero, si violano tutti gli accordi internazionali e bilaterali sottoscritti dall’Italia, si creano i presupposti per la creazione di una condizione di minorità dell’Italia, della sua lingua e cultura nei confronti dei Paesi firmatari degli accordi, e dei paesi terzi, che si avvantaggeranno del vuoto creato dall’adozione di questi severi criteri di spesa.

Infine si violano le norme del Cap. X del vigente CCNL del personale della scuola e si palesa un ulteriore spreco, causato dall’organizzazione delle prove di lingua del dicembre 2011, nei cui confronti lo SNALS-Confsal aveva dichiarato la propria avversità sostenendo che anche il MAE era obbligato a chiedere ai docenti, che volessero insegnare all’estero, l’esibizione della certificazione Europea approvata circa 15 anni fa, e che è ormai chiesta da tutte le amministrazioni pubbliche e dalle imprese private.

Sulla qualità dei testi di quelle prove sulle inaccettabili condizioni nelle quali si svolsero non intendiamo far memoria adesso, dal momento che a suo tempo ne parlarono tutti i maggiori quotidiani italiani.

Concludendo, quest’anno saranno nominati solo i docenti richiesti dalle Scuole Europee; tutti gli altri posti disponibili saranno coperti attraverso la mobilità estero per estero, e con la nomina di supplenti a tempo determinato.

In molti casi, come ad esempio per coprire i posti di Lettore, si è ricorso alla soppressione di decine di posti e al trasferimento dei docenti alle sedi vacanti.

Che tristezza!