Tirocini formativi e riforma dell’apprendistato

La Confsal, secondo quanto concordato nella seduta del 4 luglio scorso,  presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha predisposto un documento di commento riportato nell’allegato Blog.

Il confronto intende raggiungere l’attivazione entro il mese di settembre di un decalogo del tirocinio formativo. Se si vuole riformare tutto l’impianto pregresso, il tirocinio formativo dovrà essere lo strumento formale per valutare, certificare e registrare sul libretto formativo del lavoratore le competenze da esso acquisite e dimostrate e dalle imprese richieste ed attese, a partire dal diciassettesimo anno di età  e a conclusione del periodo legato all’obbligo d’istruzione. Allo scopo di un’eventuale e conseguente certificazione delle qualifiche tra quelle del repertorio nazionale e nei diversi livelli EQF (European Qualifications Framework) concorrono alla programmazione, monitoraggio e valutazione: le regioni, le parti sociali (datoriali e sindacali), gli enti bilaterali, il sistema di istruzione e formazione (dall’istruzione tecnica e professionale a quella superiore fino al livello universitario e post universitario), oltre ai ministeri competenti.  In tal senso la posizione Confsal è la seguente:

  • , ad un decalogo dei tirocini formativi inclusivo del privato e del pubblico impiego;
  • No, ad un’eventuale esclusione delle istituzioni universitarie, di alta formazione e dell’istruzione superiore e post superiore dal processo di riforma dei tirocini formativi;
  • No, a considerare rapporto di lavoro il tirocinio formativo a meno che al termine dello stesso non si trasformi in contratto di lavoro, in tal caso dovrebbe essere  considerato quale periodo di prova il rapporto pregresso e come tale dovrà essere regolamentato  ai fini pensionistici e di avanzamento del livello di retribuzione.

Il decalogo, che dovrebbe non influire e non sopprimere le norme previste dal DM n. 142, del  25 marzo 1998,  per quanto ci riguarda, può considerarsi integrabile e interagente anche se regolamentato per sostenere il settore privatistico.

Con tale prospettiva la Confsal ha per il momento accettato e continua ad affrontare il confronto  con il Ministero a condizione che non si generino  discriminazioni tra tirocinanti in ragione dei canali di loro provenienza e del livello di qualifica entro cui si esplica l’attività. Per iniziare un dialogo aperto su questo tema che ci coinvolgerà presto tutti da vicino è stato attivato un blog interattivo per comunicare e interagire e pubblicare opinioni, suggerimenti e critiche. Questo è l’indirizzo web:

 http://confsal-riformaapprendistato.blogspot.com/2011_07_01_archive.html