Incontro al MIUR su: 1. Emanazione D.M. salva-precari; 2. Problematiche personale inidoneo; 3. Anagrafe docenti

Ieri, 27 settembre, si è svolto al MIUR l’incontro con il seguente o.d.g.:

1. Emanazione D.M. salva-precari;

2. Problematiche personale inidoneo;

3. Anagrafe docenti.

1)     In relazione all’emanazione del D.M. “salva-precari” è stata consegnata una bozza, completa del modulo domanda. Dalla bozza abbiamo potuto osservare che si tratta di una sostanziale riformulazione del testo degli anni scorsi e che, con lievi correzioni formali, il testo andrà in questi giorni alla firma del Ministro ed è, quindi, ipotizzabile l’uscita ufficiale del D.M. entro la prossima settimana.

2)     Per il personale docente permanentemente inidoneo alla funzione, ma idoneo ad altri compiti, sono stati forniti i dati numerici dopo la scadenza delle domande on-line. Essi si possono così sintetizzare: le domande complessive pervenute sono quasi 950, ma 328 sono state formulate da persone che non “risultano a sistema” e 70 da personale ITD; in pratica quelle di cui tener conto sono 503 di docenti che risultano possedere i requisiti necessari e 33 di docenti ITI che, però, al sistema non risultano inidonei permanentemente alla mansione.

3)     Anche per le ovvie interconnessioni si è passati a parlare del piano di nomine in ruolo e le diverse problematiche tuttora aperte per cercare, come fortemente perseguito dallo SNALS-CONFSAL, di non perdere neppure una nomina.

La nostra delegazione ha chiesto, in relazione all’accantonamento operante per il passaggio a personale ATA dei docenti permanentemente inidonei alla mansione, che sia dato il via libera alla immissione in ruolo di tutti i 1300 posti accantonati e non solo per la quota provinciale non utilizzata, proponendo che l’accantonamento, per il numero strettamente necessario, sia formulato in relazione al prossimo anno scolastico. La richiesta è stata ampiamente motivata sia sul piano della legittimità che della opportunità in quanto:

  • la norma non fissa un termine temporale prescrittivo per l’inquadramento effettivo nel nuovo ruolo di chi ha fatto domanda, infatti era previsto un accantonamento su tre anni;
  • il personale che, formulata la domanda di passaggio, avrà la possibilità di presentare anche quella successiva a livello di mobilità intercompartimentale e, quindi, attualmente non vi è neppure la certezza esatta del numero definitivo;
  • si deve avviare e concludere una fase negoziale con la sottoscrizione di un contratto in relazione alle modalità di inquadramento e a quelle per l’assegnazione della sede;
  • le scuole sono in un oggettivo stato di difficoltà di funzionamento a seguito dell’ultima quota di “tagli” e non giova certo variare continuamente il personale impiegando attualmente su questi posti supplenti “fino all’avente titolo”, per poi cambiarli quando ci saranno le nuove graduatorie di terza fascia, per sostituirli in itinere con un docente inidoneo e , successivamente, cambiare persona se lo stesso dovesse passare ad altra amministrazione.

Sempre con il fine di realizzare il massimo numero possibile di nomine in ruolo, la nostra delegazione ha chiesto altresì che, terminato il monitoraggio in atto:

  • sia operata una ridistribuzione immediata, senza alcun bisogno di coinvolgimento del MEF, dei posti che, a qualsiasi titolo, non sia stato possibile utilizzare per nomine in ruolo, neppure con spostamenti di tipologia o classe di concorso;
  • siano autorizzati gli scorrimenti di nomina sui posti lasciati da personale già ITI a seguito di nuova nomina in ruolo, fenomeno questo particolarmente consistente per il personale ATA. A questo riguardo i rappresentanti dell’Amministrazione hanno dichiarato che la posizione del MEF sembra “ammorbidirsi”;
  • siano utilizzati per nomine in ruolo di altre qualifiche di personale ATA i 450 posti accantonati per il concorso per DSGA che certamente non sarà concluso nel corrente anno.

Circa l’ultimo punto relativo all’Anagrafe dei docenti, conclusasi da non molto tempo, è stata prospettata una riapertura della stessa, per acquisire nuove voci non precisate, ma abbozzate genericamente. La delegazione dello SNALS-CONFSAL ha diffidato l’Amministrazione ad operare in tal senso per un duplice ordine di motivi:

  • non si vede quali siano con certezza le voci di importanza tale da riaprire un’operazione complessa conclusa da poco;
  • non è possibile scaricare sulle segreterie delle scuole ulteriore lavoro, di dubbia necessità ma di rilevante entità, dato che si tratta di diverse centinaia di migliaia di docenti, quando le stesse hanno un organico che non è in grado neppure di rispondere a tutte le esigenze che continuamente le diverse scadenze propongono alle scuole.

In conclusione della riunione si è convenuto, su richiesta sindacale, della necessità di una nota scritta che richiami gli organi territoriali competenti all’obbligo di completamento a favore del personale che fruisce di nomina per un orario inferiore a quello intero (qualora detta nomina sia stata accettata in assenza di posto intero) con l’unico limite della fattibilità in termini di abbinamento. Questo problema è particolarmente sentito nei confronti del Personale  ATA a cui con maggior frequenza tale diritto viene negato con le motivazioni più strane, ma comunque inaccettabili. Con l’occasione l’Amministrazione chiarirà anche che, nei casi in cui vengono autorizzate per il personale ATA in Organico di Fatto quantità orarie inferiori all’orario intero, tali disponibilità siano trattate con analogia a quanto avviene per gli altri spezzoni derivanti dal part-time e quindi ricorrendo alle graduatorie provinciali e non d’istituto.