Decreto legge su precariato e graduatorie ad esaurimento

Come ampiamente diffuso dalle diverse forme di informazione, il Governo ha dato una risposta positiva alla richiesta avanzata congiuntamente da SNALS-CONFSAL, CISL, UIL e GILDA per la stabilizzazione del personale precario.

E’ ben noto che lo SNALS-CONFSAL ha intrapreso da molto tempo questa battaglia a favore del personale precario e che in quest’ultima fase aveva coagulato sulle sue tesi anche la posizione degli altri sindacati che hanno partecipato martedì alla conferenza stampa congiunta con l’appoggio delle rispettive confederazioni.

Non siamo ancora in grado di portare a conoscenza il testo ufficiale dell’articolo del decreto legge che riguarda la scuola, ma fin dalla conferenza stampa avvenuta subito dopo il Consiglio dei Ministri si è avuta la certezza che la richieste dello SNALS-CONFSAL, sia di coprire con nomine in ruolo immediatamente i posti disponibili e vacanti, sia di prorogare anche per il prossimo anno la tutela per il personale prevista dal cosiddetto “salva precari”, sono state sostanzialmente  accolte.

Infatti, il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso della conferenza stampa convocata al termine del Consiglio dei Ministri, ha detto che  il Decreto Sviluppo approvato oggi in Consiglio prevede “assunzioni a tempo indeterminato” per “decine di migliaia di precari della scuola, pari al numero dei posti vacanti”. Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ha, poi, spiegato che “il decreto prevede di stabilizzare in modo organico parte del personale della scuola senza oneri aggiuntivi da parte dello stato”. Nel suo intervento, il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, On. Gelmini, ha affermato che “questo provvedimento e’ frutto di un lavoro che e’ durato svariate settimane al tavolo per la crescita che ha visto stamattina sancire una grande condivisione da parte di tutto il Consiglio dei ministri”.

Un provvedimento, ha aggiunto, importante per “il tentativo forte e serio di rilanciare lo sviluppo sempre con un’attenzione alla stabilità dei conti. Un fatto che trova riscontro nelle misure per la scuola, l’università e la ricerca”. Il Ministro Gelmini ha quindi tenuto a sottolineare l’importanza per la scuola “del grande sforzo per le  immissioni in ruolo che e’ frutto anche di un accordo con Cisl, Uil, Snals, Confsal e Gilda, che io ringrazio perché insieme, in maniera propositiva e costruttiva abbiamo raggiunto questo grande risultato”. Il ministro ha quindi ricordato che “all’interno del decreto viene risolto il problema dell’aggiornamento delle graduatorie. Eravamo di fronte a un contenzioso piuttosto ampio e a un pronunciamento della Corte Costituzionale su come aggiornare le graduatorie, abbiamo scelto la cadenza triennale per garantire la continuità didattica. Verrà inoltre prorogato il provvedimento salva-precari”.

Queste notizie hanno trovato riscontro anche nelle dichiarazioni che lo stesso Ministro Gelmini ha fatto nel corso della presentazione del “2° rapporto sulla qualità della scuola” sviluppato dalla rivista “TUTTOSCUOLA”. In tale sede il Ministro ha affermato che con il decreto legge sullo sviluppo si garantisce la nomina in ruolo per i posti disponibili e vacanti pari a circa 30.000 docenti e 35.000 ATA e la proroga anche per il prossimo anno delle “norme salva precari”.

Si prevede anche di favorire la continuità didattica rendendo triennali le graduatorie ad esaurimento in occasione del prossimo aggiornamento e, per coloro che fruiranno dell’immissione in ruolo beneficiando delle future graduatorie, l’obbligo di cinque anni di effettivo servizio nella provincia prima di poter fruire di operazioni di mobilità a domanda.

Vi forniremo il testo ufficiale del decreto legge non appena sarà in nostro possesso.